Tuscania

we 1 maggio 2005

 

Oggi che ho un attimo ne approfitto per parlarvi di questo giro come volevo fare da tempo…per chiunque si trovasse in queste zone, vi segnalo dei Ristoranti (più osterie, veramente) rigorosamente slow food con prezzi ottimi e qualità… che dire…indiscussa, per me valevano il viaggio solo loro (in effetti erano il clou del giro…)!

Ma andiamo con ordine, il giro partiva ovviamente da Bologna, prima tappa il carinissimo S.Piero in Bagno rigorosamente incluso nel giro per fermarsi al ristorante “Gambero Rosso”, uno dei migliori della zona, ma non fatevi intimidire dal nome, prezzi davvero bassi se si considera la qualità del posto, assolutamente da provare. Ha anche qualche camera, da prenotare con anticipo, ma il connubio cena-notte è ottimo.

Mattino passo dei Mandrioli (piacevole, strada ampia e ben tenuta), A1 sino Arezzo, uscita Val di Chiana. Direzione Montepulciano, si passa per Pienza (uno dei più bei paesaggi toscani secondo me…sembra di arrivare in paradiso,e in effetti un po’ il paese lo è…), poi Bagno Vignoni (anche qui, se non lo conoscete andateci!!! Il posto sembra far tornare a un tempo remoto e ovviamente c’è un meraviglioso ristorante, l’Osteria Del Leone, in cui non ci siamo fermati questa volta ma dove sono stata come ultima tappa del giro in Sicilia lo scorso settembre…vi assicuro che quando passi da Bagno e non ti fermi a mangiar lì ti dispiace un sacco…) e infine tappa a Vivo d’Orcia, sulle pendici del bellissimo Monte Amiata, giusto perché è l’ora di pranzo e qui c’è un’ altra fantastica Osteria slow food, “Il Castagno”, sempre conduzione familiare…vi dico solo che non avevo fame per niente e ho mangiato primo,secondo e dolce perché era impossibile resistere!!

Satolli si riparte, si passa sotto lAmiata e si giunge a Pitigliano, costeggiando la strada da cui si erge meravigliosa la collina di tufo con tutto il paesino nella sua maestosità, che quando te lo vedi spuntare da dietro a una curva rimani così schokato e inebetito ad ammirare che a momenti vai dritto a quella dopo…pericolosino ma molto piacevole, mozzafiato direi. Ma purtroppo la strada porta ad altre curve che fanno salire su e piano piano il paese sparisce alle nostre spalle…rimane un bellissimo ricordo, di una visione, ancora una volta, paradisiaca.

Altre stradine stupende ci portano lentamente verso il Lago di Bolsena, immenso, soleggiato, fa venire voglia di scendere a fare un bagno perché si muore di caldo!! Ma la meta è Tuscanica e arriva poco dopo. Al lago magari dedicheremo un alto giro…

Siamo quindi nell’alto Lazio, il paese è davvero carino, con belle chiese e bei panorami…ma ecco che scatta  l’ora di cena e pronto c’è un altro ottimo ristorante slow: “da Mirandolina”. Che meraviglia!!! Sala minuscola, davvero, ci saranno stati quattro tavoli, molto intimo e il cibo mooolto buono!

Ultimo giorno del giro: si decide di costeggiare il mare, quindi da Tuscanica si va a Montalto di Castro per prendere la pallosissima (scusatemi ma concedetemelo…) Aurelia, direzione Castagneto Carducci. Beh, che dire. Quando si esce finalmente dall’ Aurelia e si prende la strada per Castagneto…gli occhi si rifanno!! Davvero bello il paesaggio e le dolci curve che vanno fin su in paese, da dove infine si gode di una vista su tutta la valle sino al mare. Strano ma è l’ora di pranzo, con gli orari siamo davvero precisi…ecco che ci fermiamo a quello che direi ha vinto il primo posto come miglior ristorante del giro: “da UGO”. Vale una gita. Pure l’Aurelia. Stiamo credo più di due ore a mangiare…solo che Bologna è lontana!! Si riparte, facciamo quella che ho ribattezzato “la fute dei livornesi”, una strada stupenda ma piena di smanettoni deficienti (purtroppo vediamo anche un brutto incidente, ma di un endurista..) che ti tolgono un po’ il gusto di alcune bellissime pieghe, proprio come accade sulla futa di domenica…Però provo a immaginare come dev’essere quella strada senza quegli stupidi e faccio finta proprio che sia così (“non ti curar di loro ma guarda e passa!”, io mi faccio passare, anche quando gli incauti lo fanno in curve cieche che se viene qualcuno dall’altra parte prende sia loro che me…davvero assurdo..).

Come previsto passiamo per le Colline Metallifere, sino a Larderello (che spettacolo con quei tubi!!!!!) e poi direzione Volterra. Qui purtroppo ci rendiamo conto che c’è un traffico allucinante, peccato perché la strada è davvero bella, ma farla con tutte quelle macchine è assurdo. Dobbiamo accorciare un po’ il giro. Così addio Vulci, fermata a Pistoia e Porrettana, prendiamo direttamente la A1 che è piuttosto bloccata ma riusciamo a superare Firenze quasi indenni. Poi un incendio in galleria ci ferma, del tutto. Costretti a tornare per i monti, non disdegnamo qualche altra curvetta sulla Futa, stavolta deserta, all’imbrunire…insomma, una degna conclusione.

Alla prossima.:-)

 

Lali

 

26 Maggio 2005

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