RAGAZZI MI AVETE CONVINTO:
SI INIZIA!!!!
Voglio convincervi di più;
di indicazioni ne esistono molte, come mi sembra di aver capito esistono
tantissimi quesiti. Non vorrei anche trasformare il sito in un sito si
salute e benessere, quindi andiamo per ordine: mi farebbe molto piacere
come dicono in tanti offrire vari approfondimenti, ma vorrei dare dei
consigli veloci, pratici e utili a tutti.
E’ chiaro: i sintomi da
sovraccarico da moto cambiano a seconda delle persone, del tragitto,
della temperatura e della moto, ed è quindi impossibile addentrarsi in
ogni singola esigenza. Esistono tuttavia della costanti comuni (useremo
questo termine) che riguardano sia le patologie che la preparazione.
Oggi vorrei solo proporvi
dei concetti di base che a mio avviso possono aiutare tutti, soprattutto
nella chiave di lettura delle eventuali informazioni. Ma ripeto: non
voglio creare nessuna rubrica di benessere all’interno del sito.
Quello che vi posso premettere è che il mio punto di vista è molto
border line, il che potrà sembrare a volte un paradosso e quindi altri
punti di vista, come quello dei nostri fisioterapisti del gruppo,
potranno essere in disaccordo; …ma vi prego, non voglio aprire
dibattiti o addirittura polemiche tecniche: a quelle ci stò ma
personalmente, il mio numero l’avete.
Il presupposto sono
indicazioni base, semplici, nella filosofia del nostro gruppo.
Consiglierei infine di stampare di volta in volta gli scritti: così
avrete modo di rifletterci con calma e cura.
Oggi infatti voglio
semplicemente offrirvi alcune regole come chiave di lettura: nulla di
tecnico e specifico ma tutto di base. Sono riflessioni per lo più
etiche (o alla Sberla) riguardo il perché e il come. Al cosa ci
penseremo di volta in volta.
1) Il concetto di sport
l’abbiamo inventato noi. Non esiste il calcio, il nuoto, la scherma,
bodybuilding, aerobica o qualsiasi altra cosa.
Il corpo percepisce MOVIMENTO: nelle sue più svariate applicazioni
metodi e impulsi: quindi fare sport significa solo fare movimento, e non
importa se si facciano le scale o la maratona di New York. E’ una
presa di coscienza quotidiana, che deve piano piano entrare sempre più
dentro di noi, come d’altronde il concetto di dieta significa
consapevolezza e non restrizione.
2) La seconda riflessione
è reputare il corpo come un’insieme di sistemi strettamente legati
tra loro: come dire: l’apparato locomotore(ossa, articolazioni e
muscoli)è strettamente legato al sistema endocrino (ghiandole) che a
sua volta è legato al sistema ormonale e quindi al sistema nervoso.
Quindi la mente a sua volta risponde e trasmette informazioni nel
tragitto inverso, creando quel fantastico equilibrio oche ci permette di
vivere. In parole povere la mano è legata al piede, che a sua volta è
legato al sistema linfatico, che a sua volta è legato all’apparato
circolatorio, quindi ad esempio alla pressione, la pressione a chi + ne
ha + ne metta. Non finiremmo mai.
Penso che queste siano due
riflessioni che ci possano aiutare a capire in modo semplice perché e
come tenere sempre la spina accesa, anche quando si pensi che nulla
accade, in realtà il corpo è in piena attività, acceso e presente.
Compreso quando siamo fermi da 4 ore in sella in autostrada.
…E a questo punto,
introduco il primo tema tecnico:
FORZA DI GRAVITA’ e di
TRAZIONE (definiamo così la resistenza che il corpo deve porre quando
si è attaccati al manubrio o seduti dietro) sono le nostre prime
nemiche da affrontare.
Dobbiamo contrastare queste due forze che si presentano quando guidiamo:
ed ecco l’importanza di avere degli addominali tonici (per far fronte
alla trazione) e dei paravertebrali tonici, reattivi ed elastici(per far
fronte alla forza di gravità). Questo è il centro del nostro corpo, e
in riferimento alle costanti comuni più il centro sarà acceso,
reattivo e presente, meno le parti distali del corpo soffriranno i
sovraccarichi. Significa che testa e polsi verranno si alleggeriranno.
Ascoltare il corpo in moto è quindi il presupposto di tutto. E sappiamo
che più il corpo diventa un tutt'uno con la moto, passeggero compreso,
più il piacere aumenta e la fatica diminuisce. Questo significa essere
accesi,o meglio attivi al volante, significa contrastare le due forze
nemiche rispondendo in modo positivo e stressandoci di meno dal punto di
vista strutturale e quindi psicologico (rif. Regola 2).
Infine un cenno sulla cintura: non significa che indossarla, quindi, ci
risolva tutti i problemi. Non ci toglie le percussioni derivanti
dall’asfalto, e anzi creando un ponte rigido alla fascia lombare,
trasmette vibrazioni ai livelli superiori ( testa).
Ultima cosa: quando parlo di corpo attivo, non parlo di rigidità: parlo
di stare attenti all’asfalto, alle pieghe, alle frenate, ai sorpassi.
Quindi d’ora in poi, se
vedo qualche NR gobbo sulla moto, o qualche zavorra che dorme
strafottendosene della strada, prescriverò una cura di addominali e
piegamenti sulle gambe con il sottoscritto. Nel week-end svilupperò il
tema della tonificazione dell’addome.
Prossimi temi, sempre che
sia di interesse il tutto: RESPIRAZIONE e DISIDRATAZIONE (visto che
arriva il caldo e il casco scotta) – MOBILITA’ dei principali
distretti articolari – STRECHING in moto, sulla moto, prima,durante e
dopo. Poi faremo un altro miniconsulto per altri temi che ho già in
mente.
A voi tutti un grande
abbraccio!!!
Sberla
Ecco il messaggio sul Forum dei
NetRaiders: mex