Il lago di Santa Croce, L'Alpago e il Bosco del Cansiglio | |
IL GIRO |
Da Venezia si percorre la A27 Mestre-Belluno uscendo al casello di Vittorio Veneto Nord. Si svolta a sx e si percorre il Fadalto fino alla sella omonima mt.488 Km8,00 ( statale molto bella trafficata da motociclisti e smanettoni per le belle curve e gli ampi tornanti usare prudenza ! ) Dalla sella si vede il lago di S. Croce (artificiale) e lo si costeggia sul lato dx per Km 10,00 Fino al paese di Farra d'Alpago,mt.395,poi si raggiunge il paese di Puos d'Alpago mt.419 e successivamente Chies d'Alpago mt.718 Km10.00. La strada relativamente stretta e poco trafficata si inerpica sul lato occidentale del Monte TOC (quello tristemente noto per la frana del Vajont sul versante orentale) ed ora noto per la frana di Lamosano sul versante dell'Alpago; Il paesaggio è notevole, si ammira il lago di S.Croce dall'alto e parte della Val Belluna i paesini sono piccoli ma vi sono alcuni ristoranti, ( Dolada, Aurora, Agriturismo Casera Mezzo Miglio.) dove si mangia benissimo, Funghi, cacciagione, formaggio alla piastra ed il famoso SKIZ! |
Da Tambre tutto in quota Mt422c.a. si percorre il vasto altopiano del CANSIGLIO noto per i boschi di Faggio che in autunno assume dei colori indescrivibili, bisogna solo vederlo!!! Si resta a bocca aperta e senza fiato! |
Il bosco del
Cansiglio era la fonte di legname della Repubblica di Venezia ed è
proprio con questo legname che si sono costruite le palificazioni
sommerse che sostengono ancora oggi le fondamenta della città lagunare,
per non parlare poi delle imbarcazioni della flotta marinara! Al termine dell' altopiano si sale il M. Pizzoc fino al Rifugio Monte Pizzoc Mt.1.565 da dove si può ammirare la pianura sottostante e se è limpido vedere anche Venezia si ridiscende poi verso La Crosetta Mt.1120 e da qui in un susseguirsi di curve si scende fino a quota Mt.25 (1.095 metri di dislivello) del paese di Sacile e di nuovo verso Vittorio Veneto e la A27. Se rimane tempo nelle vicinanze di Sacile si possono visitare le " Grotte del Calieron" Mi dicono molto interessanti, io purtroppo debbo ancora visitarle! Anche questa è una bella gita che impegna una giornata al massimo. |
"Guardando verso nord la
val Belluna e l'Alpago sono uno splendore di lievi ricami bianchi sulle
vette più alte e tutto intorno silenzio, rotto solo dal frusciare del
vento. Ma si fa sera, quassù siamo ancora in pieno sole ma già si vede la prima bruma salire sù per le pendici ed avvolgere i boschi a valle; rientriamo, lenti e soddisfatti ma sopratutto affamati. A pian dell'Osteria ci infiliamo nella suddetta dove siamo gli unici avventori: subito la titolare con una bracciata di rami secchi ravviva il fuoco sul "larin" che è un camino posto in centro alla stanza aperto su tutti e quattro i lati e con la cappa sospesa al soffitto, tipico di questi luoghi. E la fiamma ci mette allegria, un litrozzo di rosso, pane caldo e formaggi tipici fanno il resto. La fiamma danzante risveglia ataviche sensazioni ma sono le 16,30, è quasi buio; via a valle a portare le moto nel garage dove resteranno sole solette incatenate l'una all'altra e coperte, ad aspettarci per il prossimo giretto!" |